Dovevo scrivere un altro post, ma poi ho letto questa notizia poco fa su Fantasy Magazine. Mi ha sorpreso, perché ricordavo Robert Jordan come uno scrittore sempre attivo e arzillo, e ricordavo vagamente il problema di cui soffriva (copincollo parte dell'articolo di Fantasy Magazine, sotto, per far capire meglio; per leggere invece l'intero articolo, potete andare qui), una malattia rara che distrugge gli organi.
Nel primo di questi comunicati Jordan spiegava di avere ancora in mente abbastanza storie per altri trent’anni di lavoro, anche se l’obiettivo minimo era finire Memory of Light, dodicesimo e ultimo volume della monumentale saga La Ruota del Tempo. E poi, sottolineava, aveva promesso ad Harriet di trascorrere con lei almeno cinquant’anni, ed essendo arrivato appena alla metà di questo tempo non intendeva assolutamente infrangere la sua parola.Questo è proprio triste.
Ecco qualche estratto dell'articolo. Il resto, sapete dove leggerlo.
Nel marzo del 2006 era stato lo stesso Jordan a informare i suoi lettori di aver contratto l’amilodosi, una malattia molto rara — ogni anno colpisce circa otto persone su un milione — e praticamente impossibile da curare. Esistono oltre venti tipi di amilodosi diverse, ma tutte hanno in comune il deposito di proteine anomale in vari organi del corpo, fino a danneggiarli in maniera irreparabile.
Il 9 settembre scorso, a oltre un anno distanza da questi primi commenti Wilson, che nel blog si firma “Brother/Cousin” e “4th of 3”, raccontava di aver sentito dire a una convention che la malattia di Jordan si era aggravata, al punto che gli era stata somministrata l’estrema unzione. Precipitatosi al telefono, aveva suscitato l’ilarità dello stesso Robert all’idea della sua prematura dipartita
Una scomparsa, come purtroppo abbiamo visto, erroneamente anticipata solo di qualche giorno.
2 commenti:
Povero Robert.
Non era uno scrittore che conoscevo bene, mia cugina mi ha parlato di questa saga "La ruota del tempo" e ha suscitato in me una certa curiosità. Questa perdita è molto grande, soprattutto per i suoi lettori più accaniti. Anche per te deve essere stata una spiacevole perdità, Federico. Se non sbaglio, La ruota del tempo era una delle tue saghe preferite.
Saluti da Andrea(XD)
Beh, ho "tollerato" la scomparsa di Gemmel, ma mi ha scioccato quest'ultima. Ho letto e apprezzato L'occhio del mondo, certo, e un giorno o l'altro continuerò a leggere i libri restanti (quando il ciclo verrà pubblicato tutto in italiano, per non trovarmi in una situazione avuta coi libri di Martin).
Insomma, è una perdita notevole per la letteratura fantasy in generale, senza dubbio.
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