Ma la versione televisiva delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin arriva con un po' di ritardo rispetto al mio personale entusiasmo - ma tutto sommato, credo che lo stesso valga anche per altri.
Quindi, assodato che nonostante il rinfresco estivo martiniano, le lacune personali si fanno notare, quando non si tocca una saga da almeno sei anni, mi ritrovo a rivivere la storia e ad associare alla serie televisiva le prime impressioni che ho avuto del libro (ricordi antichi vengono a galla).
Le impressioni riguardano innanzitutto ciò che colpisce più i sensi: ambientazione e personaggi.
Devo ammettere che quelle poche panoramiche del primo episodio, personalmente, mi hanno soddisfatto.
Dato che la storia si basa, tra i tanti casus belli, sugli intrighi di corte, sarebbe logico scegliere di preferire gli interni come set principali. Contrariamente a quanto riferito da Daniele, però, a mio avviso le panoramiche ci sono state, nel primo episodio, e di natura notevole. Basti pensare all'apertura, l'incontro con gli Estranei, o subito dopo, a Grande Inverno, con l'esecuzione del Guardiano della notte (dove il paesaggio dal gusto irlandese si fa sentire, con le colline erbose, il muschio sulle rocce e la nebbia tutt'attorno: il Nord l'avrei immaginato un po' più brullo). E altri paesaggi si vedono dal pov di Daenerys.
L'importanza data ai paesaggi diventa notevole, se si pensa a serie come Desperate Housewives, dove le telecamere sono ben attente a non superare le fronde degli alberi o i tetti delle case (del quartiere): claustrofobico!
I personaggi mi hanno convinto un po' tutti. Certo, Sean Bean fa tanto Boromir, e io Eddard Stark lo immaginavo assai più smunto rispetto a come lo hanno reso (qui, un esempio di come lo immaginavo). L'attore che interpreta Jaime non mi convince granché. Lo facevo più bello (nei libri le donne lo adorano, ma qui non mi sembra proprio un grande Adone). Lo stesso vale per Cersei: mi sembra poco sexy, ecco. Con tutto ciò che comporta!
Tutti gli Stark poi calzano a pennello. Jon mi sembra un po' troppo adulto qui, ma non ricordo quanti anni avesse nel primo libro, quindi potrei sbagliarmi.
Riguardo alla storia: inutile dirlo, i libri sono migliori delle rispettive rappresentazioni. Ciò non significa che uno o l'altro vadano sminuiti. Il libro gioca la sua parte, il film la propria.
Game of thrones segue la giusta linea narrativa. Eventi utili con focus su quelli indispensabili. E' giusto che sia così.
E il tutto è riprodotto con un'atmosfera molto vicina a quella dei libri. A pelle mi sembra smorzata da un qualche tipo di perbenismo. Sarebbe stata più adatta un'atmosfera cruenta come quella di Spartacus, blood and sand (praticamente quella di 300), che col sangue digitale vuole rendere più surreali e cruente le parti "forti".
Probabilmente, Game of thrones è l'unica serie tv fantasy realizzata ad arte. I posteri ne gioiranno quando, esaurendo i film fantasy, potranno affidarsi a questa serie, nel loro streaming selvaggio.
Ultima ma non meno importante, l'intro dell'episodio. Capolavoro. Più che steam, direi clockpunk.
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2 commenti:
Sulle panoramiche, hai ragione. Ce ne sono. Eppure nella parte che è ambientata a Winterfell, l'arrivo del Re a me è sembrata una panoramica un po' finta. Per il resto, ci sono ma non so perché me ne aspettavo di più. Vedremo il secondo episodio e giudicherò allora! XD
I personaggi ci sono. Io mi aspettavo differente, come te, Jaime. Lo facevo leggermente più vecchio, sulla trentina avanzata. E leggermente più belloccio-stronzo, alla faccia da sberle. Cersei a mio parere calza. Era un casting duro quello dei Lannister. Perfetti gli Stark e il Re.
- S.G.
Anch'io mi aspettavo un Jaime diverso, magari con un po' di barba. Cersei mi piace. Tyrion l'avevo immaginato un po' più massiccio, ma devo dire che l'attore che lo interpreta mi ha convinto decisamente.
Puoi spiegarmi meglio la faccenda del perbenismo?
P.S. È una mia impressione o Boromir è un tantino ingrassato? :P
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