Avendo momentaneamente un computer in grado di supportarlo, l'ho provato. Oltretutto avevo visto un teaser di The Witcher 2 - accattivantissimo, combattimento magico-sborone a parte - che mi ha persuaso.
Non sto a tirarla per le lunghe.
Il gioco è un action rpg. Sono andato a controllare su Wikipedia e anche Oblivion è un action rpg.
Eppure tra i due non dico che c'è un abisso ma quasi.
Insomma, The Witcher mi ha deluso un po'. Sia chiaro: ci sto ancora giocando, eh, ma una demo sarebbe stata più che sufficiente per farsi un'opinione e capire se ti piace o no.
Per chi non ci avesse mai giocato né lo conoscesse, The Witcher è un gioco di ruolo in cui si impersonifica Geralt di Rivia, uno stregone superpowa che sembra uscito da una copertina dei libri di Dragonlance o di Forgotten Realms. O, con l'aggiunta di un paio di tette, da uno della Troisi. La fama del gioco è dovuta all'ampia gamma di scelte che puoi fare durante la storia, per far andare gli eventi così come preferisci tu.
Ora, a mio avviso, il gioco perde tutto (vabe', dai, non tutto, molto) nel sistema di combattimento. Ho googlato la questione e ho letto, su qualche forum, che non ero l'unico ad averlo notato e non apprezzato.
Puoi scegliere tre tipi di inquadratura, due isometriche, con diverso zoom, e una in pseudo-terza persona. Il sistema di combattimento consiste nel cliccare una sola volta sul nemico e attendere che il personaggio (te) esegua l'animazione e attacchi.
Dov'è il problema?
Anzitutto, la pseudo-terza persona è solo una visuale stretta e laterale, abbastanza rigida, invece che alle spalle, dinamica e ad ampio respiro.
Anzitutto, la pseudo-terza persona è solo una visuale stretta e laterale, abbastanza rigida, invece che alle spalle, dinamica e ad ampio respiro.
Ma la visuale di per sé non sarebbe un problema. Se non fosse per il sistema di combattimento.
I nemici vengono ad affrontarti non uno alla volta, ma in gruppo e, se sei in terza persona, devi beccare il nemico che hai davanti e cliccarci sopra, sempre se non si sposta o se non sei costretto tu a muovere la visuale verso qualcos'altro; in questa maniera il mirino e la visuale sono correlati e non puoi attaccare qualcuno e al contempo guardare altrove.
Per questo motivo è molto più utile la visuale isometrica.
Ma: il combattimento diventa sì più facile, così, ma estremamente noioso. Pur scegliendo la tecnica di combattimento Forte (invece che quella veloce, per più nemici), il combattimento si limita a cliccare una volta, attendere l'animazione, attendere che il cursore cambi per poter ricliccare ed effettuare una combo.
Non molto diverso da Farmville, insomma.
Lo so, i gdr sono così. Non per nulla mi chiedo cosa ci trovino di entusiasmante, alcuni, in single player simili:
Baldur's Gate, per molti il miglior gdr fantasy in assoluto. Amato dai più, apprezzato da tutti gli altri. Spiacente, io non lo reggo proprio. Forse un giorno cambierò gusti.
Non fraintendetemi: ho giocato per un po' a Ultima online, che è in tutto e per tutto un gdr a visuale isometrica coi combattimenti clicca-e-aspetta, mi sono divertito, ma era online. Non è la visuale isometrica o il combattimento statico a non piacermi (cioè, in realtà sì, non ne vado pazzo), ma il fatto che in un gioco in single player tutti questi ingredienti (almeno, a me) annoiano.
La differenza tra un action rpg come Oblivion (o Morrowind, o Skyrim, come volete) e uno come The Witcher consiste nel fatto che il primo si avvale di un certo grado di libertà di gioco e anche di immedesimazione (il personaggio virtuale cerca di scomparire affinché tu prenda il suo posto, per esempio in prima persona).
The Witcher invece gode di un sacco di possibilità per battere anche un Elder Scrolls qualsiasi, ma cade sulla staticità del combattimento (almeno per me) che rende il resto noioso, poco coinvolgente, macchinoso.
La prima impressione è stata questa. Tant'è che all'inizio del gioco, appena ho studiato un po' le visuali disponibili e il modo in cui dare addosso ai nemici, ho sospirato - afflitto - e ho pensato: "Ecco, ho 13 Gb di spazio da rimuovere".
Per il resto, il gioco è più o meno impeccabile. La gestione di oggetti, quest, abilità, mi sembra ben organizzata, molto familiare a eventuali amanti di Final Fantasy ma sicuramente meno complessa rispetto alle stregonerie di quest'ultimo.
Non mi pronuncio sulla storia, giacché è ancora presto. Certo è che per far ingranare il gioco bisogna sciropparsi una serie infinita di filmati. E appena c'è un po' di azione, ecco che fai due passi e via con un altro filmato. Fastidiosissime le quest "vai qui a prendere questo e quello", in cui se ti va bene trovi qualcuno da trapassare e il divertimento è finito.
L'interazione con gli scenari (oggetti, cose) mi pare limitatissima: puoi rovistare solo in poche casse o bauli, principalmente quelli che servono per la missione, non in qualsiasi mobile/contenitore ti trovi davanti (al contrario degli Elder Scrolls). Ed è strano, perché l'impostazione di raccolta e "deposito" di oggetti, pozioni e quant'altro rispecchia la parafilia dei loot whore. Ma potrebbe essere stata una mia impressione - e oltretutto il mio modo di giocare è tutto l'opposto, ovvero andare avanti diritto, muovermi come mi pare, fare stragi e non pensare a oggetti e mini-quest.
The Witcher è ispirato ai racconti di Andrzej Sapkowski. Inutile dire che mi sono procurato della roba da leggere. A un'occhiata veloce mi è parsa roba buona, ma rimando il giudizio a quando avrò letto La spada del destino, che è il primo libro che son riuscito a recuperare.
Ma questa è un'altra storia.
6 commenti:
No... non lo fare.
Non leggere il libro.
Inizia bene (stimolando la curiosità) ma continua proprio male.
Da quel che ricordo, è scritto coi piedi.
Non mi è piaciuto per niente ed è un peccato perché il soggetto è molto carino. L'idea dello strigo superpower è figa.
FFFFFFFFUUUUUU-
Se me l'avessi detto prima, non l'avrei nemmeno aperto. Ma ormai...
Ti dirò, ho letto solo il 1° capitolo. Finora non mi sembra scritto malissimo, anzi. Anni luce davanti a Sanderson, tanto per parlare di un autore "nuovo" (che è riuscito a farmi schifo in 4 righe).
Certo, il I capitolo si conclude tipo alla "Orsù, messere, andiamo alla locanda per festeggiare l'uccisione della fiera!"
Questo non è trash, è peggio, è pulp. E lo adoro. <3
Comunque ora valuterò bene. Questa Spada del destino non è il primo libro, e non so questo cosa possa implicare. Ma finché sto a informarmi, faccio prima a leggere e considerare l'ordine a posteriori.
La spada del destino non è scritta con i piedi, è tradotta con i piedi^^
Un esempio? Il povero bardo dandelion tradotto impropriamente "ranuncolo" per ragioni che ancora mi sfuggono.
Mah, mi sfugge la critica a the witcher: il combat system è legnoso, questo è innegabile, tuttavia ha una complessità ben maggiore del button smashing di oblivion... per non parlare di trama e dialoghi... Ti consiglio di perseverare: superato lo scoglio iniziale del tutorial il gioco acquista sempre maggiore scioltezza... Quanto alle missioni raccogli oggetti sono il 90% di oblivion e WoW.. sì sono un funboy dei CD project :P
Io ho letto "il Guardiano degli Innocenti" (che credo sia la seconda raccolta polacca, ma la prima tradotta in italiano... guarda che geni).
Se ricordo bene, ha una storia-cornice e 5-6 racconti che spezzettano la "cornice".
Considerando questo, non penso che ci sia molta differenza nel prendere il primo o il secondo libro.
Comunque, ricordo che l'inizio era bello. Poi c'è stato un calando dovuto alla pessima scrittura (o traduzione). Peccato... aveva un ottimo potenziale.
@Zeno e #Guardiano, in effetti lo stile non mi sembra tremendissimo. Diciamo che è sufficiente a farti andare avanti piuttosto che chiudere bestemmiando. Purtroppo non conoscendo il polacco, è difficile sapere se il problema dello stile è nella traduzione o alla fonte.
Sicuramente i dialoghi non brillano per verosimiglianza, e in certi tratti mi sembrano proprio macchinosi, pur senza cadere nell'As you know, Bob (ce n'è un esempio da manuale nel Re degli alberi, di cui presto parlerò, insieme ad altri libri pessimi premiati da FM).
Come ha notato anche il Duca in una conversazione privata, più che lo stile è la struttura complessiva di favola riscritta.
Ne parlerò meglio in un post, ma il succo è che The Witcher (romanzi e affini) è "meno peggio" della Spazzatura Fantasy che occupa gli scaffali, digitali o meno.
Anche se, detto tra noi, non si può ragionare così, a cosa è "meno peggio".
Mah, diciamo che il problema di fondo che hai riscontrato, è comune. Sei uno a cui piace un certo tipo di gioco e si compra un altro tipo di gioco.
Io amo i gdr, mi compro un gdr e mi trovo un gioco in cui di interpretazione ce n'è poca, le scelte disponibili sono limitate (buona/neutrale/cattiva) e la trama è pilotata. Ma soprattutto, butto il 90% del tempo in COMBATTIMENTI IDIOTI.
Non offenderti ma... se la cosa che cerchi in un gdr sono i combattimenti, forse dovresti prenderti un gioco che non sia un gdr. In un gdr (gioco di RUOLO), il 90% del tempo dovrebbe essere dedicato ad interpretare il RUOLO del tuo personaggio. Che fanno le software house? Al posto di creare gdr per gli amanti dei gdr e giochi d'azione per gli amanti del gioco d'azione, fanno un miscuglio che lascia scontenti tutti.
Il difetto dei MMORPG è appunto quello che la trama si riduce a "vai da tizio, ammazza mostri, prendi oggetto" e "vai da caio, ammazza mostri e caio". Insomma, sono praticamente solo combattimenti. Ecco perché di solito chi ama i gdr su quei server dura poco. Ci si stufa.
In ogni caso, se i filmati, i dialoghi, le scelte, la trama, ecc ti annoiano e vuoi più combattimenti... forse dovresti comprarti un fps ;-P
V
PS: e mi spiace solo che nella serie di Baldur's Gate non abbiano messo meno combattimenti e più trama!
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