martedì 25 agosto 2015

Blestemat, il mio romanzo breve

vampiri strigoi rumeni maledizioni puglia fiction novella short vaporteppaSorpresa!
Ve l'avevo accennato che stavo scrivendo, ed ecco il risultato. In effetti, questa è una delle ragioni per cui ho trascurato un po' il blog.
Chi mi segue da anni avrà letto una vecchissima versione (cortissima, era un raccontino breve di mille parole) scritta secoli fa.
Nella postfazione c'è qualche informazione di più a riguardo.
Per farla breve: me ne esco a inizio anno con la storia "finita", di circa 25mila parole. Soddisfatto, la faccio leggere al Duca che mi dà una spinta (le sue spinte sono calci in culo, ovviamente) per migliorarla, e ne escono oltre 10mila parole in più, una struttura migliore e sviluppi più soddisfacenti.
Sono molto contento del risultato finale.
Vi riporto la quarta di copertina:

Alessandro vive a casa coi genitori, non ha un lavoro e la sua ragazza gli fa le corna. La sola prospettiva nella sua vita è di laurearsi fuori corso in Filosofia e finire a fare il cassiere al supermercato. Ma potrebbe andare peggio: quando insieme a un amico incontra in un casolare abbandonato due belle rumene conosciute su Facebook, la sua vita di merda ha una svolta inaspettata.
In fuga nelle campagne pugliesi, tra ulivi e masserie, Alessandro affronta streghe in grado di portare sfiga con la sola forza di volontà e finisce nel mezzo del mondo nascosto del sovrannaturale slavo. Armato del proprio umorismo nero per sdrammatizzare i disastri e con l’aiuto di un giovane macellaio rumeno dall’italiano non proprio impeccabile, Alessandro dovrà aprirsi la strada verso la salvezza a colpi di ferro da cantiere appuntito e bottiglia rotta.
Qui il link per reperirlo, sia in ePub che formato Kindle: https://store.streetlib.com/en/federico-russo/blestemat/
Blestemat è una commedia nera con elementi fantastici: in realtà il romanzo si evolve in maniera naturale e gli aspetti comici non sminuiscono gli sviluppi o la natura stessa della storia, semmai l'arricchiscono, per cui si può considerare tanto commedia quanto thriller con elementi sovrannaturali (infatti la categoria su Streetlib è "Mistero e investigativo", non è una storia fantastica in stile Harry Potter o Game of thrones, per capirci).
Spero che vi piaccia. Credo che chi mi segue da anni avrà una bella sorpresa e potrà godersi alcune ore intense di lettura appassionata, visto che rispetto alle ultime storie pubblicate qui sul blog, anni e anni fa, nel tempo ho maturato una tecnica migliore, complice il sadismo pedagogico del Duca che, dal 2007, mi ha reso la persona che sono (cioè peggiore).
Blestemat si legge in poche ore e, stando alle comunicazioni personali dei lettori, è una storia che prende e ti induce a finirla senza fare pause. E se qualcun altro mi conferma che questa storia gli ha sottratto qualche ora di sonno pur di finirla subito, mi renderà la persona più felice del mondo.
Considerando che, dall'apertura del blog, Blestemat è di fatto la prima opera che pubblico con una casa editrice, direi che si può considerare un bel traguardo, un evento importante per la storia del blog.
Infatti, oltre alla violenza educativa del Duca, e al contributo fondamentale dei post sui Gamberi e dei commenti sul mio blog di Gamberetta (che col suo spirito critico e la sua razionalità ci ha risvegliati circa aspetti della narrativa che molti ignoravano o simulavano di non conoscere), devo molto a tutti coloro che in questi anni hanno letto non solo i miei deliri sconclusionati sul blog (soprattutto quelli dell'adolescenza), ma anche le storie che ho pubblicato. Grazie per il vostro tempo e per le opinioni che mi avete dato. I vostri nomi, i vostri commenti, sono tutti qui, a testimonianza di un cammino di crescita in cui avete avuto un ruolo centrale. Grazie!

P.S. Sembra una lettera di addio. No, il blog non chiude. È in piedi da 7 anni, e finché posso ammorbarvi con qualche cavolata, lo farò.

9 commenti:

Nicholas ha detto...

Ah ecco!
Quando l'ho visto su vaporteppa mi sono detto "ma io sto federico russo l'ho già sentito".
Ovviamente preso subito.
Ti farò sapere se mi ha fatto perdere il sonno.
Ma se non ci trovo almeno uno "spaco botilla" rivoglio indietro il mio danaro! :)

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Grazie! ^_^
Da quel punto di vista (spaco botilia) sicuramente non rimarrai deluso, lol!

Tapiroulant ha detto...

Alessandro potevo essere io un due-tre anni fa, quindi quanto a immersione siamo già a ottimo punto ^-^
Non ho mai letto i tuoi esercizi o racconti sul blog, quindi non so cosa aspettarmi. Comunque l'ho preso e spero di riuscire a leggerlo nei prossimi giorni. Ti farò sapere! ^_^

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Non vedo l'ora! Grazie! ^_^

Nicholas ha detto...

L'ho letto, posso dirti questo: avevo The Witcher 3 - Wild Hunt installato eppure ho finito prima il tuo libro.
Il che dovrebbe darti un idea di quanto l'abbia apprezzato.


OCCHIO PICCOLO SPOILER!!



Se posso muovere una piccola critica, l'unica parte che stona un po' è l'incontro il fratello di Constantin, mi sembra un po' deus ex beccare a proprio lui in un bar a caso.

Federico Russo "Taotor" ha detto...

È uno dei più grossi complimenti che potessero farmi! Non ho giocato Witcher 3 (non ho console e il mio laptop si fa grandi risate alla sola idea di farselo installare), ma so cosa signfica. Posso solo dire una cosa: beccati questo, Sapkowski! xD
Le critiche sono preziosissime! Ti rispondo col dovuto [SPOILER ALERT!]

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Nella parte iniziale, in cui i due amici sono in macchina, si dovrebbe capire dal navigatore che Urgio è solo un mucchietto di casette, quindi un piccolo paesino. Inoltre Daniel dice di essere un po' matto perché si sveglia prestissimo, prima dell'alba, per andare a lavorare in un panificio. Con queste premesse, è facilissimo, se non scontato, che in un paesino piccolissimo, magari anche con un solo bar, si potesse incontrare Daniel.

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Mi piace la tua osservazione, mi fa pensare che la tua lettura sia stata "severa e attenta". xD Offre un buono spunto, potrei suggerire al Duca di affrontare la questione della fiction e della verosomiglianza, di come si colleghino insieme le due cose e in quale relazione si trovino, in un post su Vaporteppa.

Ne approfitto anche per mettere in evidenza che durante la stesura di Blestemat ho, naturalmente, affrontato in maniera critica ogni possibile plot-hole o punti deboli sulla credibilità (dalle mie impressioni sulle opere che leggo si intuirà che ho a cuore la questione). Per cui alla fine della storia avevo considerato tutte le possibilità e ho sviluppato la storia nella maniera più verosimile ed esatta possibile.
Il Duca, nell'editing, ha individuato ulteriori punti che, per quanto credibili, potevano risultare deboli, e abbiamo lavorato anche su quelli per avere una storia quanto più precisa possibile. La cosa più divertente anche se impegnativa è stata disseminare la storia di tanti elementi-chiave che potrebbero passare inosservati ma che offrono spiegazioni alle domande che un lettore potrebbe porsi, e a cui troverebbe risposta rileggendo la storia.

Nicholas ha detto...

Hai ragione, vista così ha molto più senso.
In ogni caso non è che pesasse nell'economia della trama o del libro.
Come detto: se uno si mette a cercare una piccolezza simile significa che tutto il resto era davvero valido.

Grazie per la risposta.
Allora attendo il prossimo libro!

Helan ha detto...

Bellissimo romanzo !!! Scriverai un seguito ??

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Grazie mille! :) Non è da escludere che possa esserci un seguito, ma dubito che, in tal caso, il protagonista sarà lo stesso.