venerdì 14 settembre 2012

Impressioni stroncanti | 22/11/63, di Stephen King

stephen king 11 22 63Questa non è una recensione.
Se volete un parere sul romanzo, possibilmente positivo, potete leggervi questa recensione di Ewan, che mi sembra concisa, entusiasta e appropriata.
La premessa è doverosa perché, sebbene sia un sostenitore di King, non ce l'ho fatta. Ho letto credo 200-300 pagine su 767 (260 circa se non sbaglio).
Non voglio mettere in risalto gli aspetti positivi e quelli negativi dell'opera, come di solito cerco di fare per cercare di raggiungere qualcosa di simile all'oggettività.
Questa è un'apologia, ecco.
I motivi che mi hanno spinto a interrompere la lettura sono i seguenti:
1) Un King dallo stile esacerbato.
2) Una trama povera.
3) Ritmo esasperante.
4) Quattro.
5) Rievocazione di Derry e surrogati.
6) Conseguente sbrodolamento derivato dai punti precedenti. Soprattutto dal 4) Quarto.

Ora mi spiego, non pretendo di essere appoggiato, semmai capito, ma ad ogni modo io interpreto questo mio rifiuto come un fisiologico cambiamento di gusto.
Il King dallo stile esacerbato: ok, magari così non ha senso, ma se avete letto King sapete come scrive. Ora, io ho un limite di sopportazione, e con 11 ecc. l'ho superato. King sbrodola dettagli sulla cultura statunitense che, lo so, costruiscono l'atmosfera, arricchiscono l'ambientazione, ma per la miseria, che palle! Chi se ne frega! Ci sono dettagli storico-mondani che occupano dello spazio molto importante, nella pagina. Spazio che dovrebbe essere occupato da eventi che contano e particolari necessari, o comunque non dieci volte superiori a quanto possano essere utili.
La trama povera. Immaginavo un incredibile lavoro di documentazione e un'impensabile gestione della trama e dei personaggi, visto il tema del romanzo. E invece no. Il personaggio è uno (difficile non annoiare quando in una storia si ha un solo POV, fidatevi, bisogna avere talento per accattivare), e ha giusto uno o due obiettivi. In attesa di raggiungerli, perde tempo. Attenzione, piccolo spoiler (se tale si può definire, visto che, in proporzione al numero di pagine, si trova praticamente all'inizio).
Il protagonista non deve solo salvare JFK. Prima di tutto, King ci infila una piccola sottotrama: salvare una famiglia dalla mattanza di un folle (di Derry, ma poi ne parliamo). Per questa sottotrama impiega una notevole quantità di tempo narrativo. Accorciabile di tipo una cinquantina di pagine, forse anche qualcosa in più. Poi qualche altra piccolissima sottotrama, ma il tempo impiegato è poca cosa. Intanto però siamo lontani mille miglia dal nucleo della storia. Da qui...
Il ritmo esasperante. Questo è una combinazione del primo punto col bisogno di denaro di King. Pare che all'estero più pagine produci e più ti pagano. Questo non è salutare. King si sofferma a dire cosa mangia il protagonista, dove scorrazza, cosa beve, cosa compra, quanto paga, ecc. Una noia incredibile. Zac, si poteva tagliare benissimo. Le scene interessanti sono intervallate da ampi buchi in cui cadono interesse e attenzione.
4) Quattro.
Derry. Magari molti avranno apprezzato i riferimenti a IT, ma a me hanno dato non poco fastidio. Derry è disturbata, il male, qualcosa che non va, malvagia, violenta, tanti aggettivi di orrore che ricordano un po' G.L. Questo non è show, dire che qualcosa è spaventoso non me lo farà automaticamente percepire come tale - senza un grosso sforzo da parte mia, almeno.
Oh.
Inoltre, per il protagonista i ragazzini di IT sono a posto: perché? Perché sì. Semplicemente gli piacciono, lo dice lui stesso. E non solo. Il protagonista ogni tanto incontra delle persone che semplicemente gli piacciono - e stranamente, King rende più netta la polarizzazione di certi personaggi, incredibilmente buoni, senza grigi, i ragazzini virtuosi, la famigliola umilmente perfetta, ecc. Direte voi: uno può amare o odiare a pelle qualcuno. Certo. Ma King forza tali sentimenti in maniera a dir poco spregevole su personaggi mirati. Sai che figo se Jake Epping sparasse ai due marmocchi perché semplicemente non gli piacevano?
Conseguente sbrodolamento. King è uno degli autori che ammiro di più. Quando scrivo, seguo - tra le tante indicazioni dei diversi autori - anche i suoi dettami. Eliminare gli avverbi in -mente, usare la forma attiva, ecc. Ma quando la storia non mi sta trasmettendo niente io mi faccio delle domande. Vale la pena continuare la lettura? Se l'iniziale "Massì, dai" si trasforma in "Facciamo uno sforzo" per finire in "Se non lo finisco non posso manco scriverci un post e sarà tempo ulteriormente perso", allora sì, meglio lasciar perdere la lettura.
Ci sono un sacco di storie da leggere: se una storia non ci piace, nessuno ci costringe a farci del male.

Questo è quanto.
Ripeto, King mi piace, in adolescenza l'ho idolatrato, ho provato a scrivere come lui, ho imparato a memoria On Writing, ho cercato di apprendere il più possibile dai suoi racconti brevi, ho divorato La Torre Nera, e via discorrendo. Temo che le ragioni sopraesposte siano da ritenersi come derivanti da un mero cambio di atteggiamento. Le persone crescono, cambiano, e così anche i loro gusti. Forse, rileggendo ciò che in gioventù ho apprezzato, maturerei un parere diverso.
Non lo so.
Per questo motivo non mi sento di dissuadere dal leggere 11 ecc., né di incoraggiare. King non ha bisogno di presentazioni, ognuno sa a cosa va incontro leggendo più o meno qualsiasi cosa di suo. Invito chiunque abbia avuto dubbi simili ai miei di farmeli sapere.
Può sempre essere che io stia delirando e che 11 ecc. sia un capolavoro.

4 commenti:

Dr. Jekyll ha detto...

Mah, anche King comunque ha fatto il suo tempo... E capita, vuoi o non vuoi, che la fantasia ha dei cali e ci sia ripetitività. Che dobbiamo fare, in questo caso esistono libri che ci fanno "recuperare" il tempo perduto!

Spirito Giovane ha detto...

Sembra che ultimamente King stia perdendo colpi. Ricordo che anche per "Full Dark, No Star" e "The Dome" avevi trovato qualche lato negativo - andrò a rileggermi i giudizi.

Intanto mi son dimenticato di segnalarti che ho visto la miniserie in due parti di Bag of Bones con Pierce 007 Brosnan. A me è piaciuta. ^^

- S.G.

Steamdoll ha detto...

Personalmente non ho mai amato King. Mai.

Una questione del tutto personale: non mi piace come scrive e non mi piace quello che scrive; non ho mai trovato nulla di entusiasmante nelle sue idee, compreso Shining, nonostante ami molto la trasposizione cinematografica di Kubrick.

Probabilmente è una questione generica: il suo svendere ogni riga scritta a produzioni di basso livello crea in me l'immaginario di uno scrittore che tiene molto poco alle sue opere, abbastanza da monetizzare su qualsiasi cosa.
E in più non mi è piaciuta la Torre Nera, sono sola al mondo me ne rendo conto. Me ne farò una ragione.

La penso come McFarlane su di lui: http://www.youtube.com/watch?v=xCYr_PTnyEQ

Quello che è certo è che ho appena provato la tua stessa sensazione per un altro romanzo, che non c'entra niente e che quindi non cito. La risposta che mi sono data è che forse è meglio abbandonare.

Federico Russo "Taotor" ha detto...

@Giorgio: in effetti mi chiedo come faccia, King, ad avere la forza di inventarsi roba nuova, dopo tanti anni di scrittura. O.o

@Daniele: sìssì, per The Dome - lì lo sbrodolamento era più accettabile, perché i POV erano diversi e il ritmo era serrato.
La miniserie mi manca, aggiungo alla lista - dovrò dare qualche girata alla manovella del netbook per farlo andare a pieno regime, con tutti 'sti download. :D

@Steamdoll: per fortuna i gusti son gusti e il mondo è vario! Condivido il tuo parere, ma mantengo una specie di atteggiamento dannosamente ambivalente (forse nostalgico?) verso King.
Un grosso LOL per il clip dei Griffin - ero rimasto alla lampada assassina. xD
Fun fact: King è stato investito da un Dodge, per davvero, durante una passeggiata; è una cosa che lo ha segnato e, oltre a farcelo sapere in On Writing, ti dirò un piccolo Spoiler della Torre Nera: lui stesso si "evoca" nell'ultimo romanzo, cioè i protagonisti arrivano a casa sua nel Maine e se non ricordo male [spoiler tremendo, peggio per chi legge] lo salvano dal Dodge che l'avrebbe investito nella vita reale [/spoiler].
Quel pezzo che hai linkato è ancora più divertente, con certe informazioni di background. xD