lunedì 18 febbraio 2013

La mia Esclusiva Custodia per eReader personalizzata

Appena comprai l'Opus mi è capitato diverse volte, per i primi mesi, di fare sogni in cui mi cadeva e si rompeva.
Non serve una laurea in Psicologia per capire che avevo una paura folle di perdere quell'aggeggino.
Nell'acquisto dell'Opus era inclusa la custodia in neoprene (si veda il vecchio post sull'Opus), una custodia però in cui l'eReader puoi solo infilarlo ed estrarlo, rigida, senza chiusura. Una specie di calzino rettangolare, rigido, aderente. Ovviamente non ti permette di leggere, ma solo di portarlo in giro al sicuro.
Per tutto il tempo in cui ho usato l'Opus andavo in giro con la custodia, per sicurezza. Persino quando leggevo al bagno me lo portavo al sicuro nella custodia, o mentre cucinavo, e ovunque mi trovassi la prassi era: estrarre il lettore dalla custodia, tenere la custodia a portata di mano, leggere, e a ogni interruzione o pausa metterlo in standby e re-inserirlo nella custodia.
Il problema è ovvio: nel momento in cui leggevo, il lettore non era protetto, era a rischio.
Dato che con il Kindle non è compresa alcuna custodia, all'acquisto, ho ben pensato di farmene fare una su misura, secondo le mie richieste specifiche.
Ed è così che ho ottenuto la mia Esclusiva (e un po' megalomane, lol) Custodia Personalizzata.


Le custodie di Amazon sono anche fighe, certo. Ma:
  1. Costano troppo
  2. Sul web alcuni lamentano danni a carico del dispositivo (rovinano i "contatti"), ma non posso confermarlo perché non ne possiedo.
  3. La resistenza varia a seconda del materiale.
Mentre altre società che fanno custodie di tutti i tipi:
  1. Costano troppo pure quelle.
  2. Impiegano materiali rigidi che alla prima caduta si rompono.
E poi l'incubo hipster, l'incubo no-global ecc., il fattore principale comune a tutti i prodotti sul grande mercato:

SONO FATTE IN SERIE.

Veniamo alla mia Esclusiva Custodia superpuccissima.
L'ho fatta fare su mia richiesta secondo le mie indicazioni precise, che erano sostanzialmente due:

- Protezione assoluta contro eventuali cadute
- Praticità di lettura/cambio pagina/collegamento al pc.

Di conseguenza, la custodia è morbidissima, è come un piccolo piumone invernale, simile quasi agli astucci dei colori che avevamo alle elementari. Solo che quelli erano sagomati e rigidi, mentre la mia Custodia Esclusiva è flessibile: se nonostante le mie cure dovesse cadermi il lettore, sarebbe come se atterrasse su un materassino di salvataggio dei pompieri. Se cadesse in verticale, invece, gli elastici tubulari smorzerebbero l'energia di caduta (almeno spero), e il lettore non risentirebbe di nessun contraccolpo.
Mi spiego meglio con le immagini:


Dando un'occhiata alle custodie di Amazon e compagnia, ho notato che gli angoli per fissare il lettore erano piuttosto costrittivi e rigidi. Con dei semplici elastici cuciti in maniera tale da coprire la giusta proporzione di angolo, il lettore è più libero (e non assorbe gli urti, secondo il mio parere), ma soprattutto anche estrarlo risulta più facile. Inutile dire che sbatacchiando la custodia aperta in tutte le direzioni (cosa che, com'è ovvio, ho fatto), il lettore rimane fermo, non vola via.
Come potrebbe mai venire sbatacchiato il lettore? direte voi. Non accade, è vero, ma volevo provare.
L'apertura a libro l'ho preferita con la chiusura con bottone. Le fanno anche con la zip, ma - per me - non ha senso. Cioè, non cambia molto, è vero, ma:
  1. Le zip sono note per incepparsi e/o uscire del tutto dai binari (motivo principale).
  2. Aprire una zip è più scomodo che slacciare un bottone: la zip richiede due mani, il bottone solo una. Provate a sbottonarvi il jeans o la camicia con una sola mano, e poi provate ad aprire la zip di un astuccio di colori delle elementari con una mano.
In questo caso il bottone non è a pressione (così è più sicuro), ma anche a pressione sarebbe stato ok. La mia richiesta però era che non fosse assolutamente a zip.
Il colore nero era doveroso: mi piace, si abbina con il lettore, è professionale, ecc.
Inoltre - e questa è una cosa a cui nessun uomo indolente come me penserebbe mai finché non gli viene fatto notare - la mia Esclusiva Custodia, essendo fatta interamente di tessuto (cotone, se non sbaglio), fatta eccezione per gli elastici e il bottone, è lavabile. A mano, in lavatrice, non so, ma comunque se il gatto dovesse pisciarci sopra o il coinquilino di merda sbronzo dovesse usarla per vomitarci, non succederebbe nulla (giù con detersivo e ammorbidente).
[Però è consigliabile lavarla senza lettore inserito. Così, per la cronaca.]
Si parlava di unicità.
Non sono un hipster, ma ho un'insofferenza innata verso le cose di massa per così dire "senza profitto". Odio l'omologazione distruttiva, in un certo senso le stesse mega-società come Amazon, per il solo essere quello che sono, mi fanno passare la voglia di ingrossare le loro già obese tasche.
Ok, di fatto mi sono fatto fare una custodia su misura, secondo le mie personalissime direttive. E sì, ad alimentare la megalomania in cui affogo ci sono sopra pure le mie iniziali ricamate (like a fuckin sir!). Ma essenzialmente desideravo qualcosa di praticissimo e non ho pensato ad abbellimenti.
E la cosa deve aver fatto mangiare le unghie alla sarta a cui l'ho commissionato, visto che ha un'esperienza decennale nel confezionamento di abiti da sposa. Che per quanto ne so è tipo la massima espressione tecnica della sartoria.
E non mi risulta che le custodie vendute sul web siano fatte da sarti tecnicamente virtuosi. E visti i prezzi a cui le vendono (da 30€ in su), dovrebbero essere dei capolavori, e non prototipi in serie.
Insomma, se bisogna spendere, bisogna investire per il meglio. Così la penso io.

Morale della favola: ci si può accontentare di ciò che propone il mercato e sottostare alle sue imposizioni, oppure si può usare il cervello e non rinunciare alle proprie aspettative.
Con la mia nuova custodia non devo più preoccuparmi che il lettore si frantumi, leggo con più tranquillità e non temo più per il lettore.
In più, con la diffusione che stanno avendo gli eReader, mi piace considerarli dei "compagnoni" (il mio "vecchio" Opus l'ho messo da parte ma non voglio staccarmene, un po' perché è stato il mio primo lettore, ma soprattutto perché mi ha permesso di leggere decine di libri per più di un anno, e sebbene ormai non lo usi più, ci sono comunque affezionato). Di conseguenza non mi dispiacerebbe immaginare un futuro in cui tutti hanno il proprio eReader al sicuro nella propria originalissima custodia personalizzata.

domenica 3 febbraio 2013

Segnalazioni | Pyrus mini, un eReader puccioso

Qualcuno si ricorderà della recensione del Pyrus, fatta qualche mese fa, nell'estate del 2012, immagino.
Proprio ieri, alla Mediaworld, ho scoperto dell'esistenza della versione "ridotta", il Pyrus Mini.
Tornato a casa mi sono informato un po' di più, e a quanto pare si tratta, in effetti, di un prodotto piuttosto recente (dovrebbe avere un paio di mesi, forse tre). Non avendolo provato, vi rimando alla recensione fatta da eBookReaderItalia, che mi pare onesta ed esaustiva.
Riassumendola, in pratica non differisce in nulla rispetto al Pyrus classico, se non per le dimensioni. Ho fatto diverse foto, ma a scatola chiusa, quindi vi suggerisco la galleria di eBookReaderItalia su facebook, ricca di scatti interessanti e sicuramente più chiari rispetto ai miei.
L'unica foto più utile che abbia scattato potrebbe essere questa, dato che mette a confronto il Pyrus mini con due tablet, uno di 7'' e l'altro da 10'' (o comunque qualcosa di simile).


Praticamente ha le dimensioni di un cellulare. Ho fatto un confronto col mio Galaxy S2, e praticamente combaciavano. Per fortuna eBookReaderItalia ha avuto la stessa pensata e l'ha documentato con una foto:


Lo schermo è leggermente più grande, e la larghezza dell'intero dispositivo è naturalmente superiore, ma non di molto. Considerando un Galaxy S3, che è notevolmente più panciuto dell'S2, si potrebbe dire che il Pyrus mini sia una specie di cugino eInk dell'S3.

Veniamo alle riflessioni.
Da un lato, un eReader mini non ha granché senso, perché è come se entrasse in competizione con i cellulari. Questo perché l'esperienza di lettura su un dispositivo così piccolo può essere limitata a brevi periodi di tempo (a me per esempio capita di leggere in buchi di tempo così brevi che a malapena riesco a terminare la pagina - leggo pagine in formato da 34 righe circa), ma a queste condizioni, si può avere comunque uno smartphone con sopra lo stesso romanzo, e la vista non verrebbe compromessa, visto il breve periodo di lettura. A quel punto, sarebbe più saggio avere un solo strumento in tasca, e dato che nessuno esce di casa senza telefono, la scelta ricadrebbe su quest'ultimo. Il Pyrus mini offrirebbe una lettura leggermente migliore rispetto uno smartphone (escludendo la questione luminosità e batteria) solo in virtù dello schermo leggermente più grande, riducendo a 0 i margini interni così da avere qualche millimetro in più di spazio rispetto, per esempio, a un Galaxy S2. (Ma con un S3 il discorso non sussisterebbe.)
Dall'altro lato, in quanto possessore di Cybook Opus (5'') e Kindle 4 (6''), posso affermare che la vera tascabilità si potrebbe trovare proprio in questi 4,3'' del Pyrus mini, dato che il Kindle 4 è relativamente tascabile (con la custodia, poi, non lo è per niente), e l'Opus è abbastanza tascabile (anche con la custodia, ma in tasche abbastanza capienti, altrimenti potrebbe creare forme ambigue, attraverso i vestiti, che attirerebbero gli sguardi della gente, mentre nelle tasche di abiti "non molto casual" sarebbe impensabile).
Di conseguenza, definirei propriamente tascabile un Pyrus mini, piuttosto che un Kobo mini (di 5'').
Tuttavia il secondo gode di maggiori funzionalità.
A parte tutto questo, il Pyrus mini si vende attorno ai 60-70 euro (55,91 euro su Amazon, 69 alla Mediaworld, [prezzi aggiornati a domenica 3 febbraio 2013]).
Considerando il prezzo minore, 55,91 euro, sì, possiamo dire che tutto sommato è un prezzo buono. Ma considerando che per poco meno di venti euro si possono avere dispositivi significativamente migliori, direi proprio che il prezzo non è così buono.
Se lo avessero lanciato con un prezzo veramente conveniente, per esempio 45-50 euro al massimo, allora sì che sarebbe stata una bella sfida agli altri eReader sul mercato.
In ultima analisi, le dimensioni e i colori accesi (oltre al nero, ci sono blu, e un rosa che a me sembra rosso) di questo Pyrus mini lo rendono un eReader pucciosissimo che ti fa venir voglia di comprarlo solo per questo motivo. Perché è piccolo, carino e colorato.
Fossi un genitore, lo terrei presente per attirare l'attenzione dei bambini sulla (buona) lettura, così da staccarli un po' dai tablet e risparmiargli un po' la retina.