giovedì 18 aprile 2013

Un anno con Linux

Premessa: non sono un esperto informatico, e nonostante mi sia impegnato a studiare linguaggi di programmazione e compagnia bella purtroppo non ho mai avuto abbastanza tempo per portare a termine l'indottrinamento. Di conseguenza questo post non vuole assolutamente essere geek. Ah, si sappia che di Linux non ci capisco granché, sto imparando. E finora la mia esperienza è ridotta principalmente a Ubuntu (Xubuntu e Lubuntu).

Ho sempre odiato Windows (fino a Win 95 paradossalmente mi ci trovavo abbastanza "bene", poi il Me non mi creava tanti problemi finché dopo qualche mese alcuni programmi crashavano in continuazione e il sistema andava avanti nonostante assurdi bug grafici e dll scombinate).
In realtà la maggior parte delle persone odia Windows, semplicemente perché non obbedisce mai agli ordini. A volte i crash vanno in effetto matrioska (Programma si impalla - clicchi su Termina Operazione programma X - Termina operazione si impalla - clicchi su Termina Operazione di Termina Operazione di programma X). Avevo un pc con XP con cui non potevo assolutamente aprire determinati .exe perché, se lo avessi fatto, avrei provocato una BSOD, ma la cosa divertente è che lanciando determinati programmi dovevo aspettare un minuto o talvolta anche più, affinché si aprissero dopo averci cliccato. È così che ho imparato a suonare la chitarra, esercitandomi nei tempi di "latenza" necessari perché si aprisse, per esempio, Firefox.
Ora, oltre a Windows e Mac OS X il popolino "ignorante" non conosce Linux, principalmente perché non è roba diffusa perché non fa guadagnare nessuno (la roba Microsoft e Apple si paga, ma se compri un computer con sopra per esempio Windows predefinito, puoi benissimo compilare un modulo di rinuncia a tale OS, richiedendone il rimborso; perché sì, a quanto pare comprando il computer compri anche il sistema operativo, nella maggior parte dei casi).
Basta il passaparola a far diffondere la cultura linuxiana.
Una decina di anni fa decisi di passare a Linux (Red Hat), ma a quel tempo io ero una ceppa, troppo spaventato per usare il BIOS, e nonostante in qualche maniera fossi arrivato vicino all'obiettivo, fallii miseramente. E forse scelsi una distro un po' complicata per un principiante assoluto come me.
Ad ogni modo, oggigiorno Ubuntu (una delle distribuzioni più diffuse di Linux) è probabilmente l'OS più facile da installare e da usare. La procedura è completamente grafica e la guida insieme al download gratuito sono disponibili sul sito ufficiale. Tutti dovrebbero usare Ubuntu (Linux), perché è semplice e obbedisce ai tuoi comandi senza problemi, è il sistema operativo che dovrebbero avere le famiglie, i bambini, i programmatori, chiunque. La Cina addirittura pare volere Ubuntu come OS ufficiale.

Ad ogni modo, dato che a noi interessa la scrittura e surrogati, parliamo di questo.
Io uso un netbook, un Asus EeePc 1000-H, praticamente una macchinetta non proprio scarsa ma decente, con Xubuntu (una distribuzione più leggera di Ubuntu). Diventa però una carretta scassata se si usa XP, al punto che a causa di bug di diverso tipo - non per ultimo il maledetto aggiornamento del sistema che se gli dài il consenso ti terrà il pc acceso per mezzora dopo aver scelto di chiudere la sessione, posticipando quindi lo spegnimento - ho dovuto formattare 3-4 volte in due anni perché Windows non partiva.


Esattamente quello che succede nella vita quotidiana.


Non serve un computer potentissimo per poter scrivere racconti/romanzi e simili. Ma nel momento in cui il computer ti frega ingrippandosi e obbligandoti a formattare, se non hai fatto un backup sei spacciato (in questo caso non tutto è perduto: basterebbe per esempio installare su una chiavetta Puppy Linux, una distribuzione leggerissima, e avviarlo live dal BIOS, così da poter recuperare file preziosi e backupparli, prima che il prossimo danno sia a carico dell'hardware).
Di conseguenza, se il pc si usa principalmente per scrivere/navigare (per esempio si vuole scrivere un racconto/romanzo e al contempo cercare informazioni su Google, vedere video su Youtube e salvare documenti come manuali e altro in pdf), si potrebbe benissimo recuperare un qualsiasi vecchio pc (tutti ne abbiamo uno), installarci sopra una distribuzione leggerissima di linux (per esempio Lubuntu), e sarà come avere un computer nuovo, che ti permette di gestire una cosa banale come file di testo in maniera pulita e stabile (non come Word di Office).
Poniamo invece che si disponga di un bel laptop potentissimo su cui giocare cagate fantasy, mmorpg, comprare giochi da Steam ecc. Si può, in tal caso, installare ugualmente per esempio Ubuntu in dual boot, cioè all'avvio si può scegliere con quale sistema operare. Se vuoi giocare scegli Windows, quando hai bisogno di lavorare scegli Linux. Se si giocano invece dei titoli che non richiedono grandi risorse, si può benissimo "emulare" il gioco in questione per Windows in ambiente Linux.
Poi c'è la questione programmi. Qualsiasi cosa esista per Windows o Mac - di solito a pagamento e regolarmente crackata -, esiste anche in open source (gratis) e per Linux. Steam è arrivato anche su linux, per esempio. Rhytmbox è un programma uguale ad iTunes, e ti consente anche di trasferire musica sull'iPod.
Se c'è bisogno di scrivere si può usare LibreOffice Writer, e tutto il pacchetto LibreOffice per presentazioni, database ecc.
Calibre, per la gestione degli ebook, è disponibile anche per Linux.
Se si vuole modificare un ePub malandato per leggerlo in maniera dignitosa sul proprio lettore, o se si vuole editare il proprio romanzo e trasformarlo in un raffinato ePub, c'è Sigil, un programma utile e facile da usare.
Molti programmi si possono scaricare direttamente aprendo l'Ubuntu Software Center, una specie di App store in cui digiti il nome del programma che ti serve e lo scarichi e installi cliccandoci sopra, proprio come si fa con Android o con iOS. Altri programmi sono un po' più "difficili" da scaricare, ovvero dal terminale, ma basta fare il copia-incolla dei comandi indicati per poter ottenere lo stesso risultato.
Per quanto riguarda i driver, invece, nella maggior parte dei casi si può collegare un qualsiasi dispositivo e farlo funzionare senza dover ricorrere a CD/pen drive/download improbabili della ricerca di Windows.
Finora ho avuto un'esperienza più che positiva. Una stampante che mi è stata regalata aveva bisogno del software e dei driver forniti col cd (il mio netbook non ha lettore cd, quindi ho dovuto prendere in prestito un lettore CD USB). Con Ubuntu invece bastava scegliere il modello della stampante: dato che nella lista non c'era il modello preciso, ho scelto quello che ci andava più vicino, e la stampante ha funzionato! Niente CD o pen drive.
Discorso analogo per la configurazione di una Internet Key (non per me). Su un netbook con Windows 7, la pennetta era impossibile da configurare nonostante il driver fosse immagazzinato nella stessa memoria interna. La colpa è della marca, la Onda, o della Wind, o di entrambi. Alla fine è stata configurata. Dopo mesi interi, decido di mettere su quel netbook (non mio) Lubuntu e smetterla con le frustrazioni da Windows, e poi per la pennetta si vedrà. Dopo aver installato l'OS mi informo un po', e scopro che non c'è bisogno di installare nulla: basta cliccare sulle impostazioni di rete (non wifi) e selezionare la Internet Key (già configurata in automatico). E ha funzionato.

Linux è un OS infallibile, stabile e affidabile?
Abbastanza. Inutile dire che una distribuzione "pesante" su un pc scarso può dare problemi a cominciare dalla grafica. Ma una distribuzione adatta al tipo di macchina può garantire una buona affidabilità.
Linux non si ingrippa mai? Di certo non come Windows, nulla è perduto con Linux, eventuali disagi possono durare alcuni secondi, a meno che non ci si metta di impegno a fare casino coi file di sistema accedendo da root (ma a questo punto non si agisce più da principianti).
Linux crasha? Sì, raramente, determinati programmi possono crashare, ma tu clicchi sull'invio della segnalazione, e (a me è successo così con il Bluetooth che dava problemi nel trasferimento dei file) in breve al prossimo aggiornamento disponibile il problema potrà essere risolto (il Bluetooth ha ripreso a funzionare bene, senza che io facessi nulla). O comunque il crash non si ripeterà, a meno che non ci siano problemi seri (che una riconfigurazione rimette a posto).
La community linuxiana è sempre pronta a dare una mano, a sostenere i nuovi utenti e a produrre nuova roba utile per tutti. Basta cercare aiuto su qualsiasi gruppo, forum, canale IRC, per ricevere aiuto. La maggior parte delle volte i problemi sono banali e la soluzione si ottiene facilmente googlandola.
Le ultime versioni delle varie distribuzioni, oltretutto, hanno una grafica accattivante, di gran lunga superiore a quella di Windows, e molto più customizzabile. Offrono un'esperienza davvero soddisfacente.
Uno potrebbe chiedere: e la roba Apple? Non ho esperienza in tal senso, ma dato che si parla di OS UNIX-based, in teoria la iRoba dovrebbe essere piuttosto affidabile, più di Windows. Il problema è che i computer Apple hanno un prezzo superiore al loro effettivo valore, ed essendo il sistema simile a Linux, non ha molto senso scegliere quello a pagamento, se ce ne sono altri uguali gratuiti (a meno che per esempio non si sia costretti per motivi professionali, come per l'uso di software specifici come Photoshop, o se si vuole possedere una macchina con determinate caratteristiche).

Lo scopo di questo post è quello di diffondere la notizia: esistono OS gratuiti, facili da installare e da usare, che facilitano la vita e fanno risparmiare soldi: molte persone buttano il proprio pc perché troppo lento o "pieno di virus", senza sapere che il più delle volte la lentezza non è colpa della macchina ma del sistema operativo, e che i virus li ha solo Windows, in Linux invece non si corre alcun pericolo simile.
Inoltre, ancora, Linux è ideale per lavorare. Le persone "vecchio stile" che usano il pc solo perché costrette dal lavoro e con la repulsione per la tecnologia potrebbero cambiare idea, vivendo un'esperienza positiva e gratificante come quella che potrebbe dare un OS bello, semplice e affidabile come Ubuntu.
Da parte mia non voglio convincere le persone a usare Ubuntu e simili, ma spero con questo post di aver fornito ulteriore materiale, insieme a quello già presente in rete, che permetta alle persone di approfondire e farsi un'idea.
Per quanto riguarda la scrittura, ritengo che Linux sia il miglior sistema operativo (oserei dire ispirante) utile allo scopo, e che ogni scrittore dovrebbe considerare di usare.

5 commenti:

Daniele Fusetto ha detto...

Ciao Federico! Quanto tempo, eh? Spero tu possa passartela alla grande!

Sarò breve e lapidario, non voglio prosciugarti: secondo me, sebbene Ubuntu sia oggettivamente superiore in certi elementi, molto dipende dalla parte fisica del computer e dall'uso che fai dello stesso. E meglio avere un assemblato che uno di quegli sgorbi che vendono pre-costruito, almeno ti fai fare un PC che corrisponde alle tue necessità.

Ah, io mi trovo benissimo con Windows Seven (pur avendo provato Mac ed Ubuntu). Ora puoi linciarmi. XD

- S.G.

Piergiorgio Dinoi ha detto...

Ciao federico :) non sapevo avessi un blog, grande!

Cmq ubuntu lo ho anch'io, installato in dual boot. Putroppo una grave mancanza di linux è la compatibilità con numerosi (o quasi tutti) i videogames :(

Piergiorgio

Federico Russo "Taotor" ha detto...

@Daniele, l'importante è che ci si trovi bene l'utente! :D Il discorso del pc assemblato ha senso se si parla di desktop pc, ma la (credo) maggior parte della popolazione usa i portatili (a partire dagli universitari), e ciò spinge ad "adeguarsi" - io ho portato a nuova vita il netbook da cui sto scrivendo nonostante i problemi alla conduzione dell'alimentazione, i problemi al monitor che crea macchie bluastre che poi riassorbe, e il touchpad che ultimamente ha perso sensibilità. Ma io l'ho trattato male e ha pur sempre 4 anni: l'Acer che avevo prima id questo, su cui potevo giocare ecc., un bel computerone, mi ha abbandonato dopo un anno e mezzo/due, l'inverter si è bruciato o boh. Lì è colpa dell'Acer, una metà delle macchine che produce ha pezzi buoni, l'altra metà no, quindi è una roulette russa. Ad ogni modo, se non si esige troppo dal pc è più conveniente avere qualcosa di funzionale e stabile senza dover gettare soldi (io ho dovuto spendere un bel po' per farmelo aggiustare, era il primo periodo di esami e ne avevo assolutamente bisogno, ma mi hanno praticamente derubato e il problema non se n'è andato). Io al momento, per esempio, aspetterò un anno, il tempo di finire l'università per poter prendere un computer più potente, di cui però al momento non ho bisogno, perché non avendo nemmeno tempo per giocare, le uniche funzioni essenziali sono quelle del pacchetto Office (LibreOffice :P), Internet e torrent.

@Piergiorgio ciao! Sì purtroppo è vero, ma è comprensibile perché gli sviluppatori fino agli ultimi tempi si sono concentrati sulla compatibilità dei titoli con gli OS più diffusi. Ora che anche Linux (Ubuntu) si sta facendo spazio, anche il numero di utenti sta aumentando e di conseguenza tutto ciò che vi è connesso. Per esempio Steam è stato rilasciato poco tempo fa anche per Ubuntu, e questo secondo me è indicativo di quanto velocemente si stia diffondendo l'OS. :)

Daniele Fusetto ha detto...

Beh, esistono anche i portatili assemblati. Non è così vantaggioso come il Desktop, certo. Una volta assemblati, non puoi più ampliarli e questo rompe non poco.

Comunque, ridendo e scherzando, certi problemi che hai avuto sono proprio tosti! Sfortuna coi PC? XD

- Daniele

Daniele Fusetto ha detto...

Ciao Federico,
mio suocero (che lavora molto con gli OS) mi ha parlato di un sistema operativo basato su Android. Siccome non mi dispiace come sistema per cellulari, se riesco a trovarlo lo proverò sul portatile con Parallel o altri programmi simili. Poi ti farò sapere, se sei interessato! ;)

- S.G.