domenica 11 ottobre 2009

Letteratura? Mistero.


Herta Müller, la pazzoide in foto, sembra essere la vincitrice del Nobel 2009 per la Letteratura.
Io, che sono un po' tonto, non avevo mai sentito parlare di costei. Non che la cosa mi stupisca: non conosco un mucchio di scrittori, per quanto fenomeni. Però si dà il caso che un tizio meritevole del Nobel per la Letteratura non passi inosservato nel corso degli (innumerevoli) anni.
Ma io non me ne intendo, quindi alzo le mani.
Sentiamo la motivazione del premio:
"con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa, dipinge il panorama dello spodestato."
Credo, e dico credo, di aver capito. L'ho capito per quanto tonto, e sebbene il giudizio abbia un retrogusto di recensione-random (come "Un romanzo coraggioso", o tutte le frasi fatte per libri che il recensore probabilmente non ha letto, come ci illustra Gamberetta.)
Per poter capire qualcosa di questo giudizio è necessario sapere di cosa parla l'opera dell'autrice. Attingo dal sito della casa editrice:
Non è sempre naturalistica la prosa di Herta Müller ne «Il paese delle prugne verdi» (Keller Editore, pp.254, euro 14). È, piuttosto, poetica, procede per immagini non ovunque facilmente decifrabili, e che però si dipanano man mano che si procede nella lettura. Non sappiamo se questa prosa criptica sia frutto della fervida immaginazione dell'autrice, del clima di terrore e segretezza vigente nella Romania degli anni '80 sotto Ceausescu, o di entrambi.
Sentite puzza anche voi?
Sì, sa tanto di "dico tanto ma non dico niente". Ed è un peccato, perché ho letto qualcosa della Muller su google.books, e non è tanto malvagia, anzi.
Al TG ribadiscono il concetto di attualità, di politica, di denuncia, su cui si basa la premiazione e il "genio" creativo di Herta Muller.
Allora io mi chiedo: quali sono i criteri di premiazione? Do un'occhiata (riporto alcuni nomi):
  • 1937 Roger Martin du Gard "per la forza artistica e la verità con la quale ha dipinto il conflitto umano così come gli aspetti fondamentali della vita contemporanea nel suo ciclo di romanzi Les Thibaul
  • 1933 Ivan Alekseevič Bunin "per la precisione artistica con la quale ha trasposto le tradizioni classiche russe in prosa
  • 1980 Czesław Miłosz "che con voce chiara e lungimirante espone la condizione degli uomini in un mondo di gravi conflitti"
Ne risulta che a meritare il Nobel sia:
  • Chi tratta della condizione umana/sociale/psicologica dell'uomo nel mondo.
  • Chi esprime tale condizione con forza poetica e arte sublime
Sì, sto facendo del sarcasmo. Ma una cosa si capisce, da tutto ciò. Viene premiato, di questi romanzi, l'aspetto poetico e artistico, in un un contesto, la Letteratura, che ha sì l'arte e la poesia come componenti, ma di cui si prende in considerazione principalmente la prosa.
Difatti, tra i premiati troviamo:
  • 1953 Winston Leonard Spencer Churchill "per la sua padronanza delle descrizioni storiche e biografiche, nonché per la brillante oratoria in difesa ed esaltazione dei valori umani"
  • Hernest Hemingway "per la sua maestria nell'arte narrativa, recentemente dimostrata con Il vecchio e il mare e per l'influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo"
A questo punto la domanda è: si premia chi ti gira, o si premia secondo parametri che variano sempre? Si premia la prosa o anche la poesia e l'arte (e cosa si intende con questa fantomatica "arte"?)?
Mistero.
Non voglio denunciare di certo il premio Nobel. Non è mia intenzione. Ci pensano già i giornali a farlo.
Ma giunti a questo punto, vorrei capire prima di tutto cosa si intende per "Letteratura", cosa è buona letteratura e cosa non lo è. Dai premi Nobel, sembra che tutti i romanzi siano belli per questo o quel motivo astratto, intellettuale, artistico, quellochevolete.
Allora perché non premiare un Martin? Un Erikson? O che ne so, un Gerrold?
  • 2010 David Gerrold "per il simbolismo delle entità aliene come nemiche dell'alter ego umano e la lotta per la libertà".
Suona simile alle motivazioni dei Nobel originali, no?
Allora, oggi, XXI secolo, per noi che cos'è la Letteratura? È prosa o poesia? E quale tipo va premiato?
L'espressione della Muller, in foto, ha la risposta.
Mistero.

4 commenti:

Uriele ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Nobel_per_la_letteratura

Sembrano quasi tutte recensioni di chi non ha mai letto un libro dell'autore. Il 90% degli autori, prima del Nobel, non li conosce nessuno. Sono quasi tutti autori di nicchia. Pensa solo a Fo. Da noi è famoso, ma di sicuro è difficilmente traducibile e non so quanti all'estero lo conoscano come autore. Inoltre molti libri rendono SOLO recitati (magari non morte accidentale di un Anarchico, ma Mistero Buffo sicuramente).

Bisogna entrare nell'ottica che il nobel per la letteratura e quello per la pace sono premi politici e per la maggior parte.

Poi vabbè negli anni ci sono stati premi a personaggi validi oltre che politici: Pirandello, Carducci, Marquez, Kawabata, Beckett,...

La signora Muller non la conosco, mi riservo un giudizio dopo la lettura (Pamuk ad esempio mi è piaciuto). E non parliamo troppo male di questa signora, ricordiamoci che abbiamo cercato di mandarci Mario Luzi per 7 anni.... Un uomo di versi "POTENTI" come:

La giovane ebrea al suo amato musulmano
C’è una pozza di sangue tra te e me.
Mio Dio, chi l’ha versato?
chiunque sia stato,
caro, è sangue sprecato.
Ma io so che l’amore
mio, se mi aprirai le braccia,
potrà vederlo asciugato.
Vieni, non tardare.

Della serie, se ci mandavi Bruno Lauzi ci facevi una figura migliore (almeno leggere Fo per un italiano può essere molto piacevole, ho dei dubbi per gli stranieri).

Federico Russo "Taotor" ha detto...

In effetti da quel poco che ho letto la Herta non sembra male. Periodi brevi, scene chiare, pdv oggettivo o in prima persona.
Certo, però, poche righe non bastano per valutare.
L'affare della politica nella scelta di qualcosa di presumibilmente artistico, ad ogni modo, è una cosa assai triste, purtroppo.

Alessandro "Okamis" Canella ha detto...

Fatta eccezione per i premi scientifici (o almeno spero), il Nobel è più che altro un premio per l'impegno e le intenzioni, più che per il risultato. Lo dimostra anche quanto successo con Obama (a mio avviso il Nobel per la pace più immeritato della storia e lo dico da persona che ne condivide in buona parte la visione politica). Dopotutto non stiamo parlando di un vero e proprio premio letterario. Non si premia l'opera migliore dell'anno, quanto il personaggio. Quindi, almeno in alcuni ambiti come quello letterario, il Nobel non conta una sega ^_^

Soul85 ha detto...

In effetti l'espressione dice tutto. Per il resto Okamis ha ragione, anche se si potevano risparmiare quelle motivazioni, dateglielo e basta.