Non mi piace scendere a certi livelli, ma in questo caso lo sento come un dovere a nome di tutta la comunità scientifica italiana (ed estera).
Domenica scorsa è andato in onda Mistero, su Italia 1. Lasciamo da parte eventuali commenti sul programma (a cominciare dai video fake di alieni e mostri fatti passare per veri): è intrattenimento, e ognuno ha il diritto di intrattenersi come gli pare.
Nella puntata di domenica scorsa, però, si è parlato di Ipnosi regressiva.
In poche parole, Daniele Bossari ha illustrato la trama del gioco Assassin's Creed (ricordiamo che è intrattenimento, non Super Quark), ovvero del protagonista che, attraverso un macchinario, riesce a ripercorrere gli eventi di un suo avo vissuto a Firenze al tempo dei Borgia, accedendo alla propria eredità genetica, e assiste a ogni episodio di quella vita.
L'argomento del servizio era: si possono ripercorrere vite precedenti?
Dopo una breve "analisi" genetica, Bossari si dirige in un castello dove incontra due persone, il Dott. Marco Chisotti, Psicologo, Psicoterapeuta, Ipnotista e il Dott. Antonello Musso, Medico Chirurgo, medico di Medicina Generale, in Medicina Aziendale, Ipnologo Costruttivista Clinico, Ipnositerapeuta.
Costoro parlano dell'Ipnosi regressiva, attraverso la quale le persone ripercorrono le proprie vite precedenti.
Ci si potrebbe fermare qui e dire: "No, è pura follia che dei professionisti dicano tali boiate".
Andiamo avanti.
Bossari si siede su un divano, ai lati ci sono i due professionisti che lo ipnotizzano, e Marco Berry che sussurra alla telecamera ciò che accade. Per vedere il servizio, ecco i link diretti alla Prima e alla Seconda parte del video, direttamente dal sito Mediaset.
Arriviamo dunque alla trance, in cui il povero Bossari si agita, dice di vedere una battaglia, c'è tanto dolore, grida dappertutto, fa tanto freddo, ecc. Finita l'ipnosi, racconta la sua esperienza.
Parliamo seriamente, adesso.
- L'Ipnosi regressiva, lo dice anche Wikipedia con tanto di riferimenti bibliografici, è una pseudo-scienza. Insomma, è magia, è un gioco in cui può credere la gente affascinata dal misticismo, dall'esoterismo, ma esclusivamente per il proprio piacere: non è assolutamente una pratica terapeutica.
- Il fatto che a praticarla e a metterci la faccia siano due professionisti, uno psicologo psicoterapeuta e un medico, rende la cosa molto più degradante. Applicando i paradigmi della Psicologia Sociale (scienza autentica), la persuasione in atto, in questo servizio, avviene per opera di influenza sociale da parte di una fonte credibile, incarnata dalla figura dello scienziato, l'esperto. Lo spettatore più ingenuo pensa: "Se a fare questa cosa sono un medico e uno psicoterapeuta, esperti che ne sanno sicuramente più di me, allora dev'essere vero." E questo è sbagliato, perché significa convincere le persone di una cosa evidentemente falsa.
- Il fatto che Bossari si sottoponga arbitrariamente all'Ipnosi Regressiva è un ulteriore indizio della già lampante falsità del servizio. Perché? Perché, appurato che l'Ipnosi regressiva non dovrebbe esistere, nell'ambito terapeutico esiste l'Ipnositerapia, diversa dalla regressiva, perché avvalorata da dati clinici e ricerche statistiche. Sebbene non mi senta di esprimermi in merito all'Ipnositerapia, sia a causa di pregiudizi verso la Psicologia Dinamica sia perché non ho competenze in merito, una cosa è certa: Bossari non soffre di alcun disagio o patologia psichica, e questo motivo è più che sufficiente per non affrontare una psicoterapia (ancor di più se la terapia in questione è fasulla). In questa maniera si mette in ridicolo la pratica psicoterapeutica, riducendola a un gioco. Così facendo, persone che soffrono sul serio potrebbero perdere fiducia nella pratica e trascurare eventuali interventi psicoterapeutici di cui potrebbero beneficiare.
- Guarda caso, Bossari rivive una battaglia, proprio come in Assassin's Creed. Recita in maniera evidente, e la cosa più triste è che lui e Berry cominciano a parlare dell'esperienza appena vissuta, mentre il medico, a sinistra, sta zitto e lo psicoterapeuta a destra blatera qualcosa a bassa voce ma viene ignorato dai due conduttori che parlano tra di loro con foga.
Il motivo che mi ha spinto a scendere così in basso e a commentare il programma riguarda la difesa della Psicologia quale scienza e la professione di psicologo.
L'Italia è un paese pieno di ignoranza e di paradossi.
Il parere diffuso riguardo alla Psicologia è che si tratti di qualcosa che possono fare tutti, dal parrucchiere al prete. Si pensa che la Psicologia sia solo parlare e interpretare, e che chiunque possa fare lo psicologo, soprattutto il migliore amico.
Niente di più sbagliato. Quella rappresentazione della Psicologia è vecchia di un secolo. La vera Psicologia si affida a metodi scientifici, verificabili, dati statistici, all'interazione con altre scienze (la fisiologia, le neuroscienze...), e via discorrendo. Fra qualche mese dedicherò un articolo interamente sulla Psicologia, su cos'è davvero, ma al momento mi preme che la gente non avvezza all'argomento sappia: la Psicologia non è un'opinione. Così come non è un'opinione la Medicina, la Chimica o la Matematica. Davanti a questioni quali: "è giusto che una coppia omosessuale adotti un bambino?" non esistono risposte basate su opinioni, perché le semplici opinioni non contano nulla, e la scienza si affida a certezze matematiche. Nel caso di questa domanda, la risposta è sì (con l'orrore dei bigotti e dei conservatori, probabilmente), e non perché lo dico io, ma perché lo dicono le svariate indagini, gli esperimenti, i dati effettuati su un certo numero di individui in un certo numero di paesi, messi a confronto con altri dati di controllo.
La scienza funziona così, e non accetta opinioni ma dimostrazioni.
Nel caso di questo servizio di Mistero, è dimostrato che l'Ipnosi regressiva sia una bufala. Ogni sterile opinione non è accetta.
Riguardo, invece, alla difesa della professione di Psicologo, ho ritenuto necessario mettere in evidenza questo fatto per allontanare me e l'intera professione (autentica) dai ciarlatani che scorrazzano nel paese.
Come dicevo, l'Italia è un paese pieno di paradossi. C'è molta gente che non "crede" alla Psicologia, proprio come se fosse una fede invece che una scienza. E, da questo punto di vista, sarebbe come non "credere" alla chirurgia. Cioè assurdo.
I paradossi sono tanti. In Italia si va dallo Psichiatra piuttosto che allo Psicologo, perché sembra più credibile e perché dà le medicine. Si preferiscono i farmaci alla terapia, si chiede all'amico quale farmaco usare in certi casi, piuttosto che al medico, e ancora peggio, ci si informa attraverso Internet sulla salute per poi andare a discutere col medico su quale cura sia meglio intraprendere (con ovvia irritazione del medico). La situazione è ancora più amara se a tutto ciò si aggiunge, poi, la recente figura del counsellor, fantomatica persona che non si fa cosa faccia ma si sa che fa abusivamente lo psicologo pur non avendo né laurea né i mezzi e la cui "professione", ironia della sorte, per qualche cavillo burocratico in Italia non risulta illegale.
Nella grande confusione italiana, è necessario che si difenda la verità con le unghie e con i denti. Da parte mia, spero solo che questo semplice post raggiunga i destinatari e apra gli occhi.