venerdì 8 luglio 2011

Impressioni fulminanti | Address, di Glauco Silvestri

Racconto breve di Glauco Silvestri. Qui (e a piè di post) la pagina dove reperire il racconto.

Mi è piaciuto lo stile dialogico anti-narrativo. È divertente da scrivere – ho avuto modo di provarlo – e incalzante da leggere.

Ho apprezzato anche la metafora animistica in un contesto cibernetico.

La trappola dello stile impiegato, però, è che si punta tutto sui dialoghi, e se i dialoghi non sono all'altezza, crolla tutto. Prima di tutto, in diverse battute interrogative manca, appunto, il punto interrogativo.

Esempio:


«Sul messaggio era descritto tutto quanto».
«Chi è stato incaricato di cancellare il database di Lydia».
«Abbiamo mandato Magellano».

O ancora:

«Lo era».
«Allora perché ti ha condotto a morte certa».
«C’era bisogno di me, quaggiù».

In altre parti, invece, anche se a parlare è la stessa persona, si chiude il discorso e le parole del capoverso nuovo appartengono ancora (intuitivamente) al personaggio precedente. In pratica:

«Cosa dobbiamo fare, Yahweh?».
«Dobbiamo separarci. Dobbiamo fare in modo che si perdano le nostre tracce. Tu non devi sapere dove sono io e viceversa».
«Dobbiamo tentare di divulgare ciò che sappiamo, ma dobbiamo farlo in sordina».
«Cosa consigli, dunque?».
«Non presentarti al lavoro. Fuggi. Segui le grandi vie di collegamento. Allontanati dai Controllori del Centro Elaborazione Dati e vedrai che i controlli saranno più blandi».

Sottigliezze: un (a mio parere) bizzarro uso della virgola che ho interpretato come “pausa minore dei puntini di sospensione ma maggiore dell'assenza totale di segni d'interpunzione”:

«Hai già tutto ciò che ti serve».
«Ma, non ho nulla».

E ancora:

«Io non sono amico di nessuno, specie dei religiosi. Io sono uno Spider».
«Ma, non facciamo nulla di male».

Ultima nota, ci sono alcune parti, dei dialoghi, che mi suonano un po' troppo piene di pathos.

Esempio, il monologo paterno:

«Ho saputo che ti trovi nei guai. Ti avevo detto di non impelagarti con quei tuoi amici. Cosa deve fare un padre per farsi ascoltare dai propri figli? Guarda tua sorella. Lei si è fatta una famiglia, ha dei figli, un buon marito e un buon impiego. Lei mi ha sempre dato ascolto. Lei non mi ha mai fatto soffrire come fai tu. Lei non mi ha mai fatto vergognare come stai facendo tu. Tutti hanno visto la tua faccia nel notiziario principale. Tutti hanno ascoltato gli appelli del Centro Elaborazione Dati e tutti, adesso, mi guardano con sospetto».

Tenendo conto che il racconto è basato sui dialoghi, una sola falla in questi rende instabile l'intero racconto.

Tirando le somme.
Un racconto abbastanza breve da farsi leggere senza rubare troppo tempo, scambio di battute (in realtà non proprio velocissime) utile a non far calare l'attenzione.
Punti deboli: confusione diffusa riguardo all'ambientazione – difficile da abbozzare, quando il motore del racconto sono i dialoghi finalizzati al significato religioso, la Rivelazione, dal punto di vista delle macchine –, diffusa “cecità” causata dal limite stilistico: chi è chi, dov'è, perché, ecc., e infine dialoghi a tratti troppo (letteralmente) patetici.

Non sono un fanatico di sci-fi, anzi, non me ne intendo proprio, né di ingegneria informatica. Non escludo che i diretti interessati al genere e alla scienza sopra citati possano apprezzare molto più di quanto abbia fatto io.

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Link utili:
- Sito di Glauco, pagina per il download del racconto in Pdf, ePub e Mobipocket.
- Blog di Glauco, per chi non lo conoscesse ancora.

2 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Grazie per aver dissezionato il mio racconto. Lo ammetto... pensavo peggio, visto che si tratta del primissimo lavoro che ho reso disponibile online, pensavo davvero peggio.

Mea Culpa per la mancanza dei punti interrogativi... e forse di qualche dialogo non segnalato nel modo corretto. Di recente ho sottoposto il racconto a un piccolo lavoro di editing per adattarlo agli standard tipografici che uso negl'altri racconti, e probabilmente, passando dal dialogo evidenziato con la lineetta, a quello con i caporali, mi è scappato qualche cancellazione di troppo.
Provvederò al più presto.

Grazie ancora di tutto.

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Avevo pensato in effetti a un pasticcio di editing, del tipo trova/sostituisci automatico ecc. Niente che non sia risolvibile con una rapida correzione manuale.

Di nulla! ;)